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domenica 12 maggio 2019

Capitolo 007 - “Se Hai Sete, Setta Sette !”



RoBert Red Roice stava guardando il pacco e il documento cartaceo che stavano davanti a sé, sulla scrivania.

GeoRge Green Grass glieli aveva consegnati il giorno precedente, dopo la “riunione delletazze”.
Il mio progetto si chiama GeoDrinX ed è il numero 007 nell’elenco dei concorrenti aziendali” - aveva detto GeoRge Green, consegnandoli.
La lettera di accompagnamento del progetto recitava:
GeoDrinX è un SoftWave liquido che permette di catalogare qualunque punto del territorio tramite un cambiamento cromatico unico, con risoluzione decimetrica, o addirittura centimetrica, a seconda della grandezza del recipiente che contiene il liquido stesso.”
Più chiaro di così…
RoBert Red pensò che quella cosa, chiamata GeoDrinX, non fosse per nulla utile, e che l’avrebbe cestinata volentieri. Però non poteva farlo. Il gioco delle tretazze stavolta lo aveva tradito. Dieci dadi truccati, che contenevano ognuno delle immagini. Venivano, dopo il lancio, ordinati sul tavolo fino a seguire un ordine che ciascuno voleva, a turno.
E al proprio turno, il malcapitato giocatore doveva dire una frase contenente le parole degli oggetti rappresentate dai dadi. La frase pronunciata da ognuno doveva essere in relazione con il progetto che ognuno proponeva.
In pratica, un gioco crudele e furbo, di fortuna, abilità, capacità espositiva e grande , enorme spregiudicatezza da venditore di fumo.
Il capo, cioè RoBert Red, aveva il ruolo di “giratore”, ovvero doveva girare l’ultima tazza, quella premio, e mostrare il dado, l’undicesimo, che indicava un pollice (alzato o abbassato) oppure un dito medio. Sul significato delle dita rappresentate sui dadi non penso siano necessarie spiegazioni.
Non si sa perché (o forse sì) l’unico dito medio presente su quel dado a sette facce (!) era quello che veniva estratto più frequentemente. RoBert Red riusciva sempre a roteare le tazze nell’aria, a mescolare il dado contenuto nella tazza e a girarla repentinamente incollandola sul tavolo, sbattendola come una “tequila bum-bum”, e a riuscire poi ad estrarre sempre il “Fuck You” del dito medio, contrariamente a qualunque regola statistica e di calcolo combinatorio.
Anche quella volta RoBert Red era riuscito a sfanculare dieci dipendenti della sua azienda, o meglio i dieci progetti innovativi da loro presentati. Il bello era che RoBert Red era il dirigente della “Sezione Ricerca e Sviluppo”. Mai persona sarebbe potuta essere meno adatta di RoBert Red a farlo.
Comunque, adesso RoBert Red aveva davanti a sé quel documento che stava sfogliando, e che descriveva più approfonditamente il progetto di GeoRge Green.
Quando Red giunse alle parole “cambiamento cromatico” resettò il cervello. L’associazione con il “cambiamento climatico” fu immediato. Per lui, il giorno prima, GeoRge Green stava facendo la danza della pioggia, con il suo balletto, per scongiurare la siccità crescente, che si stava verificando negli ultimi mesi a San Francisco. I giornali si erano riempiti di favole sulle ragioni di tale siccità: le scuregge delle mucche, le bombolette spray, le caccole attaccate nei bagni, i discorsi del presidente biondo, i grafici dell’andamento delle migrazioni animali, la cucina indiana, l’uso dell’automobile, la dieta macrobiotica, l’affondamento del Titanic, il recupero del Titanic, il film sul Titanic, la foresta amazzonica, i ghiacciai che si sciolgono, il Tibet, la benzina verde…
Quando portarono via RoBert Red con l’ambulanza, egli stava ancora borbottando parole a vanvera (come i giornalisti con le notizie sul clima che cambia).
RoBert aveva avuto un ictus cerebrale.
Nei giorni seguenti, GeoRge Green venne reclutato dalla proprietà dell’azienda per sostituire RoBert Red, durante la sua assenza per ragioni di salute.
E GeoRge prese sul serio questo suo nuovo ruolo.
Per prima cosa, mise la tazza in una scatola di cartone, marchiando la scatola stessa con un “DA ROTTAMARE”.
Ovviamente, GeoRge Green non avrebbe avuto il tempo di dedicarsi solo al suo progetto, come aveva fatto finora.
Invece, GeoRge cominciò ad aprire tutti gli armadi ed i faldoni che RoBert Red teneva nascosti da tutte le parte, nel suo grandioso ufficio dal pavimento a scacchi.
GeoRge scoprì così che RoBert Red Roice faceva parte della commissione di approvazione dei brevetti, e che ne aveva tanti da parte, in attesa della sua “approvazione”. Su molti di questi “brevetti in attesaRoBert aveva sottolineato in giallo le cose che riteneva i “punti critici”, come, ad esempio, l’automobile che si muoveva solo con la propulsione dell’acqua salata, il pannello fotovoltaico ad altissima resa, che utilizza gli scarti delle bucce dei pomodori, la vernice che produce elettricità con la camminata delle formiche, ed altre incredibili ed innovative invenzioni che avrebbero potuto sconvolgere il mondo.
Alla fine, GeoRge Green conosceva “vita morte e miracoli” di RoBert Red Roice. GeoRge avrebbe potuto scrivere “La vita di San Robert Roice” e di tutte le sue malefatte. A cominciare dei suoi rapporti con la Stranfia Americana e le Stranfie dei brevetti. GeoRge l’avrebbe potuta chiamare “La Stranfia dei Breviari”.
Come funzionano i “Breviari”? Semplice: in maniera tutt’altro che semplice. Facciamo un esempio: mettiamo che io invento un modo per memorizzare in maniera informatica tutto il percorso di un camion di banane sott’olio. O anche, per essere in tema, dei pacchi di grasso di balena soiata dal produttore cinese al consumatore hawaiano. Prevediamo anche di poter registrare il percorso di smaltimento delle scorie di GBS (Grasso di Balena Soiata) fino al deposito finale nelle grotte jamaicane (che poremmo chiamare “giammai” il cane).
Ora, c’è un meccanismo informatico, noto a tutti, almeno credo, che si chiama “blockchain” (che potremmo chiamare “cane bloccato”). GeoRge stava esponendo tutto questo in una riunione con le "massime sfere” della sua azienda. E “massime sfere” si chiamano così, credo, per la grandezza delle loro “massime sfere” durante le riunioni aziendali. Infatti, essi non sembravano per nulla interessati all’esposizione di GeoRge Green. Il primo di queste “massime sfere” stava giocando con il suo cellulare, anzi con uno dei… molti cellulari di cui era in possesso (era un cleptomane).
Il secondo di queste MS (“Massime Sfere”) stava invece, di nascosto, leggendo un libro, anzi una rivista pornografica nascosta in un libro d’arte. Ogni tanto egli emetteva un mugugno, che sembrava essere di approvazione alle teorie esposte da GeoRge, mentre… beh, ci siamo capiti.


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@presto

RoBang! 

Link al capitolo di riferimento:  "Il Mistero delle 12 Tazze"

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